La Gran Bretagna sembra aver quasi raggiunto il livello degli Stati Uniti, ma pochi altri paesi hanno uno sviluppo rilevante in questo settore. La fase di crescita ora in corso è troppo recente per poter definire eventuali prospettive di evoluzione e consolidamento.
Sono ormai dimenticate le fantasie di “crescita esponenziale” che imperversavano otto o nove anni fa (ma anche più recentemente) quando improvvisati venditori promettevano che in breve tempo la pubblicità nell’internet avrebbe superato la stampa e la televisione.
Sembra ormai lontano il periodo bizzarro della “bolla speculativa” quando molti credevano di poter recuperare spese sconsiderate e acquisizioni cervellotiche con un immaginario diluvio di entrate pubblicitarie – mentre le cosiddette “dot com” sprecavano montagne di denaro (che non avevano) in pubblicità in televisione e sui giornali nel funesto tentativo di accelerare una sfrenata corsa verso un inesistente eldorado.
Ma ancora oggi c’è chi diffonde cifre incredibili e ipotesi infondate. In questa, come in tante altre cose, è venuto il momento di mettere i piedi per terra e cercare con pazienza e disciplina soluzioni concrete, efficienti, verificabili – e capaci di evolversi con l’esperienza e crescere nel tempo
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lunedì 17 agosto 2009
Investimenti pubblicitari europei sempre più su internet
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